Caronte raffigurato da Michelangelo nel suo affresco Il giudizio universale nella Cappella Sistina
Caronte è raffigurato frequentemente nellarte dellantica Grecia. I vasi funerari attici del V e IV secolo aC sono spesso decorati con scene della morte che si imbarca sulla barca di Caronte. Sui precedenti vasi di questo tipo, sembra un rozzo, trasandato marinaio ateniese vestito di marrone rossiccio, che tiene in mano il suo traghettatore. palo nella mano destra e usando la mano sinistra per ricevere il defunto. Hermes a volte è in piedi nel suo ruolo di psicopompo. Sui vasi successivi, a Caronte viene conferito un contegno più “gentile e raffinato”.
Nel I secolo aC, il poeta romano Virgilio descrive Caronte, manovrando la sua barca color ruggine, nel corso degli anni di Enea. discesa negli inferi (Eneide, Libro 6), dopo che la Sibilla Cumana ha diretto leroe al ramo doro che gli permetterà di tornare nel mondo dei vivi:
Là sta Caronte, che governa la costa desolata –
Un dio sordido: giù dal mento peloso
Una lunghezza di barba scende, spettinata, impura;
I suoi occhi, come forni vuoti su fuoco;
Una cintura, sporca di grasso, lega i suoi abiti osceni.
Anche altri autori latini descrivono Caronte, tra cui Seneca nella sua tragedia Ercole Furens, dove Caronte è descritto nei versi 762-777 come un vecchio vestito con abiti sporchi, con le guance smunte e la barba incolta, un feroce traghettatore che guida la sua imbarcazione con un lungo palo. Quando il barcaiolo dice a Eracle di fermarsi, il greco eroe usa la sua forza per ottenere il passaggio, sopraffando Caronte con la propria pertica.
Nel secondo secolo, Lucian impiegò Caronte come figura nei suoi Dialoghi sui morti, in particolare nelle parti 4 e 10 ( “Hermes and Charon” e “Charon and Hermes”).
Nella Divina Commedia, Caronte forze riluttanti peccatori sulla sua barca battendoli con il suo remo. (Gustave Doré, 1857).
Nel XIV secolo Dante Alighieri descrisse Caronte nella sua Divina Commedia, attingendo dalla raffigurazione di Virgilio in Eneide 6. Caronte è il primo chiamato personaggio mitologico che Dante incontra negli inferi, nel Canto III dellInferno. Dante lo dipinge con occhi di fuoco. Altrove, Caronte appare come un vecchio meschino e magro o come un demone alato che brandisce un doppio martello, sebbene Michelangelo L “interpretazione, influenzata dalla raffigurazione di Dante nellInferno, lo mostra con un remo sopra la spalla, pronto a battere chi tarda (” batte col remo qualunque s “adagia”, Inferno 3, versetto 111). In tempi moderni , è comunemente raffigurato come uno scheletro vivente in un cappuccio, proprio come il Tristo Mietitore. Lartista francese Gustave Dore, ha rappresentato Caronte in due delle sue illustrazioni per la Divina Commedia di Dante. Il pittore fiammingo, Joachim Patinir, raffigurò Caronte nel suo Crossing the River Styx. E il pittore spagnolo, Jose Benlliure y Gil, ha ritratto Caronte nella sua La Barca de Caronte.